Archivia Ottobre 2022

La proposta nelle mani del premier Meloni che dovrà decidere con Salvini se e quanto modificarla prima di presentarlo al Consiglio dei ministri. Ecco una guida alle norme chiave

Il ministro dell’Economia: l’inflazione va contrastata con la riduzione della domanda e più offerta alternativa a quella russa

Alla società servono 3-4mila addetti oltre agli attuali 8mila. Dal consorzio con Aspi assunte 250 risorse (600 a fine anno)

Nel pubblico mancano competenze di project e program management

Dall’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Inps emerge che lo scorso anno l’Istituto guidato da Pasquale Tridico ha speso per trattamenti pensionistici 313 miliardi: l’1,7% in più rispetto al 2020. Complessivamente le prestazioni erogate dall’ente hanno raggiunto quota 22,7 milioni. Gli ultimi dati confermano il «gender gap pensionistico»: il 52% del totale dei pensionati è composto da donne, ma gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici e l’importo medio degli assegni percepiti dalle pensionate è del 27% più basso di quello dei maschi

FdI ha anticipato che l’aumento al tetto del contante entrerà nella prima legge di bilancio. Allo stato attuale dal 2023 la soglia dovrebbe scendere da 2mila a mille euro, ma la mossa del centrodestra può far saltare la stretta

Salvini: proposta di buon senso. Fazzolari (Fratelli d’Italia): intervento previsto nel programma di centrodestra. Il vicepresidente della Commissione Dombrovskis: «Tocca agli Stati membri decidere, noi preferiremmo dei massimali più bassi possibili»

I risicati spazi di finanza pubblica disponibili impongono al nuovo governo di ancorare la riforma previdenziale a un orizzonte di legislatura e di adottare per il 2023 soltanto un ristretto pacchetto di interventi. «Rinnoveremo le misure in scadenza a fine anno», ha detto Meloni alla Camera senza chiarire però se la proroga riguarderà anche Quota 102

Il primo bilancio fornito dalle Entrate al Mise. Il credito medio è di 45.900 euro. Ora la partita della legge di bilancio è sul rinnovo dell’incentivo alla formazione e sulle spese per l’efficienza energetica

L’uscita delle villette dal Superbonus e il rallentamento della spesa prevista per il Recovery plan porteranno il 2023 in negativo. «Procedure lente e farraginose sugli extracosti»