I sindacati continuano a invocare un allentamento della stretta introdotta dall’ultima legge di bilancio, mentre i ministeri del Lavoro e dell’Economia sono ancora alle prese con l’istruttoria tecnica sulle ultime ipotesi sul tavolo: «proroga secca» dei requisiti 2022 o uscite a 59 anni per tutte le lavoratrici con 35 anni di versamenti, scendendo a 58 per alcune specifiche categorie. Questa seconda misura avrebbe una durata nel 2023 di 6 o 9 mesi e interesserebbe dalle 10mila alle 13mila donne, ma, come le altre in corso di valutazione, rimane in sospeso per il problema delle coperture finanziarie